INCONTROLUCE
Per una volta spegniamo la luce per illuminare e accendiamola per raccontare.
Nuove lampade 2019
09 aprile 2019
Mi sono fatto guidare da un filo interiore di sensazioni.

Sensazioni non da designer, ma da osservatore di cose che, nel corso della vita, mi hanno emozionato.
Non solo lampade, non solo oggetti.
Sono partito da una lunga lista di idee: alcune le ho provate, altre non erano credibili.
La lista si è smaltita da sola, spontaneamente.
Alla fine sono rimaste le lampade che, in qualche modo, ho capito mi sono sempre appartenute.


ChainDelier
Davide Groppi, 2019
Un gioco di parole tra la catena e il candeliere. Cercavo un lampadario. Un lampadario nuovo, ma classico. Un lampadario semplice, ma con grande personalità. Quasi un gioiello. Un lampadario che permettesse di risolvere l’eterno problema del decentramento. Una grande catena dorata si flette sotto il proprio peso, disegna una parabola perfetta e alimenta la maglia di luce nel punto inferiore. L’oro è il metallo per eccellenza, metafora di energia e di desiderio. Ma è anche il metallo ideale per condurre la corrente elettrica. Risplendente di bagliori aurei come la versione moderna di un lampadario della reggia di Versailles, ma allo stesso tempo lineare e semplice, ChainDelier può essere composto a piacere, proiettando la luce verso l’alto o verso il basso, inserendo più elementi, più anelli, in una vertigine di combinazioni luminose.

Ohm
Davide Groppi, 2019
La luce corre sul filo. Un filo quasi impercettibile, sospeso nell’aria. Come un funambolo su una corda sottilissima, la luce arriva dove serve, con leggerezza ed emozione. Ohm è un progetto elettromeccanico, che sfrutta al massimo le caratteristiche dei diodi luminosi. Il segreto di Ohm è uno speciale cavo unipolare tirato da parete a parete. Il circuito viene “chiuso”, come in un gioco di prestigio, attraverso un altro sottilissimo, quasi invisibile conduttore. La fonte quasi si nasconde, impalpabile e discreta, regalando la scena a ciò che deve essere illuminato. Ohm è un altro passo nel percorso di Davide Groppi, alla ricerca di un’estetica essenziale e rigorosa, densa di significati profondi.

Endless
Davide Groppi, 2018
Endless è luce senza fine. Una striscia lucente di possibilità. Ogni parete, ogni soffitto, grazie a Endless diventa uno spazio di luce potenziale. L’idea è semplice, ma innovativa: considerare le pareti e i soffitti come circuiti elettronici per posizionare gli apparecchi illuminanti con la massima libertà. Endless è una striscia adesiva, un nastro conduttore che si può applicare a ogni parete, a ogni superficie. Il sistema Endless è stato ideato e brevettato dal nostro Team per portare “differenza di potenziale” dove si desidera, in modo grafico e digitale. In questo modo la corrente arriva ovunque, e permette di collegare più apparecchi contemporaneamente. Endless è il binario digitale definitivo. Con Endless uno dei sogni più grandi dei light designer diventa realtà: con la luce si può disegnare, creare arabeschi, incidere il buio. La luce, finalmente liberata, diventa pennello d’artista.

Pigreco
Omar Carraglia, 2019
Tra tutte le figure geometriche, la sfera è la più vicina alla perfezione. Metafora dell’assoluto, immagine in scala ridotta del mistero dell’universo. Una sfera di cristallo per immaginare la luce del futuro. Una luce cangiante, mutevole, che si modula in giochi infiniti sulle pareti e sul soffitto. Pigreco è un lavoro dalle linee rigorose, che fa dialogare due materiali primari, concreti e tangibili: il legno e il vetro. Metà satinata, metà trasparente, si muove liberamente sulla base, diventando a volte diffusore, a volte lente convessa. Nella base si nasconde un LED invisibile, che illumina l’interno della sfera. La luce orientabile crea mondi sempre nuovi sulle superfici, offrendo una luce imprevista, che sorprende ed emoziona. La luce del futuro, nata da una sfera preziosa.

Pagina
Alessandra Dallagiovanna, 2019
Lo abbiamo sempre pensato: la luce è racconto, narrazione. Con la luce si può disegnare, scrivere, immaginare storie. Tre soli elementi: un foglio di carta, una penna e un LED. Un gesto simbolico, sospeso tra realtà e immaginazione. Uno speciale foglio di carta, dotato di micro ventose può essere appeso a ogni superficie, spostato a piacere, disposto in modo da creare onde ed effetti tridimensionali. Una pagina immaginaria su cui immortalare pensieri luminosi. Una piccola penna a LED completa l’idea, inserendosi nelle curve del foglio e creando arabeschi di luce diffusa. Pagina rompe la quarta parete, increspa la superficie realizzando geometrie mobili, vive, vibranti. Ci vuole una pagina di luce per raccontare una storia.

Moon T
Davide Groppi, 2019
Vista da quaggiù la luna ha mille sfumature. E ogni volta che torna, perfettamente piena, genera in chi la guarda un piccolo sussulto. È una magia. E funziona sempre, come tutte le magie. Ognuno ha la sua luna. Moon nasce da un sogno, quello di portare la luna dentro casa. La superficie di carta giapponese, fatta a mano, rende unico ogni pezzo.

Rail
Davide Groppi, 2019
Alla fine di cosa stiamo parlando? Forse fare lampade significa indagare gli infiniti modi di portare elettroni nello spazio? Forse fare lampade significa mettere una fonte luminosa nello spazio nel modo più semplice possibile, con ironia e leggerezza? I binari di un trenino elettrico possono fare tutto questo disegnando paesaggi immaginari in cui la luce rappresenta altri binari, altri incroci, altre grafiche. Rail è il confine tra utilità e rappresentazione, design e arte. Il cliente può comporre il proprio percorso di luce, giocando e illuminando.

Morsetto P
Davide Groppi, 2017/2019
Una lampada da parete, ma nello stesso tempo a sospensione, molto leggera. Una lampada che vola come un uccello nella foresta. Una lampada che si inclina, si bilancia, si gira, ma soprattutto che produce una bellissima luce sul tavolo. E’ la declinazione del nostro modello Morsetto, 2017.

Hashi - Brass finish
Federico Delrosso, 2017/2019
Hashi è una lampada da terra pensata per portare la luce d’accento con purezza e flessibilità. La componente fondamentale di progetto è lo snodo che, grazie alla sua energica tenacia, permette di posizionare le “bacchette” (Hashi) creando un deciso segno grafico nello spazio. La particolare attenzione per le proporzioni rende il gesto molto libero, ma sempre equilibrato.

Cartesio 90
Davide Groppi, 2018/2019
Uno specchio circolare sospeso e sottile, per illuminare in modo evanescente e leggero, coniugando la luce diretta e quella indiretta. Un omaggio ad uno dei fondatori dell’ottica moderna. Il sofisticato sistema di fissaggio permette di posizionare il disco dove si desidera senza il vincolo della posizione dei cavi di alimentazione a soffitto o a parete. Versione diametro 90 cm.

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